Gallarate: Remigration, cronaca di una lunga giornata

Rete55 racconta attraverso immagini e interviste il Remigration Summit di Gallarate. E la protesta

Gallarate, città blindata. Come da programmi il Remigration Summit ha trovato spazio nel cuore della città, in un Teatro Condominio che ha accolto circa 300 attivisti provenienti da tutta Europa.
Parola d'ordine, appunto, remigrazione, che l'organizzatore Andrea Ballarati definisce "doverosa espulsione di stranieri che delinquono e non accettano le regole di casa nostra".
All'interno della sala, l'olandese Eva Vlaardingerbroek invoca l'esigenza di fermare la graduale "sostituzione degli europei" e aggiunge: "Fermare gli sbarchi non basta più. Loro sono troppi, sono giovani e fanno molto figli. L'unica via d'uscita è, appunto, la Remigrazione".

In sala, il capogruppo Lega in consiglio regionale Alessandro Corbetta e i varesini Max Ferrari e Davide Quadri.

A metà mattina, l'arrivo del sindaco Andrea Cassani e, poco dopo,. l'onorevole Isabella Tovaglieri.

In questo servizio, il reportage di Matteo Inzaghi, che ha potuto seguire parte dei lavori e ascoltato le diverse "campane".
Nella piazza della basilica, infatti, si è svolto un presidio di protesta. Tra gli esponenti politici presenti, il senatore PD Alessandro Alfieri.
Per la cronaca: la giornata di Gallarate si è conclusa senza scontri: non si può dire lo stesso di Milano, dove la mobilitazione pomeridiana, voluta per contestare il Remigration Summit, ha registrato scontri tra forze dell'ordine e gruppi antifascisti.

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