Fatto singolare quello che è costato una denuncia a carico di un collezionista svizzero, appassionato di due ruote, e un privato di Padova, entrambi accusati di ricettazione.
E’ successo al valico di Ponte Tresa, dove il cittadino elvetico di 55 anni, residente a Bellinzona, si è presentato a bordo di un furgone, su cui erano caricati due telai di altrettanti motorini. I mezzi erano stati acquistati poco prima in Veneto, da un venditore che aveva diffuso un annuncio online. Obiettivo dell’appassionato, restaurare pazientemente e rimettere in moto i due gioielli vintage.
Peccato che, una volta bloccato per i normali controlli dai doganieri svizzeri, il compratore non abbia potuto presentare alcun certificato di proprietà . Sollecitato dagli agenti cantonali, l’uomo ha pensato bene di rivolgersi ai carabinieri di Ponte Tresa per denunciare lo smarrimento dei suddetti certificati.
Al militare non è servito molto per controllare i numeri di telaio dei mezzi trasportati e scoprire che si trattava di due motorini rubati, rispettivamente, a Palermo nel 1984 e a Ravenna nel 1990.
Da qui, la denuncia, per ricettazione, a carico di entrambi i protagonisti della bizzarra compravendita. Con un risvolto ancor più curioso: la possibilità che i legittimi proprietari dei due scooter se li vedano restituire a 30-35 anni dal furto.