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Rapinavano RSA e parrocchie: arrestati

Fingevano di essere dei corrieri per riuscire ad entrare nelle strutture protette e per per svaligiarle. La merce rubata veniva poi rivenduta su Internet. A smascerarli, i Carabinieri

Fingevano di essere dei corrieri per riuscire ad entrare nelle case parrocchiali o nelle strutture per anziani e per svaligiarle. La merce rubata veniva poi rivenduta su Internet. In carcere due italiani di 49 e 34 anni, residenti rispettivamente ad Arcisate e a Barlassina (in provincia di Monza – Brianza). Al lavoro, i Carabinieri di Varese, in collaborazione con i colleghi di Seregno. 

 

Le indagini sono state avviate lo scorso ottobre, a seguito di una rapina a mano armata perpetrata ai danni di una RSA di Porto Ceresio. Grazie alle immagini del circuito di videosorveglianza comunale e del centro anziani, è stato accertato che il 34enne, travestito da finto corriere (con una vistosa giacca gialla, sulla quale aveva scritto con un pennarello il nome di una nota compagnia di spedizioni),  sotto la minaccia di una pistola, aveva tentato di costringere una dipendente ad aprire la cassaforte. Non riuscendo ad accedere alla cassaforte, le cui chiavi non erano in possesso della donna, si era fatto consegnare tutti i contanti disponibili, per un importo di circa 300 euro, ed alcuni valori bollati pari a circa 200 euro. Aveva quindi scavalcato rapidamente il cancello d’uscita dove, ad attenderlo a bordo di un’auto, vi era il complice 49enne di Arcisate.

 

Alcuni giorni dopo, sempre ai Carabinieri, che stavano intanto cercando di ricostruire l’identità dei due ignoti malfattori, è giunta una ulteriore denuncia, questa volta da parte del parroco di San Vittore, ad Arcisate, il quale ha riferito ai militari di essere stato vittima, in pieno giorno, di un furto di alcuni attrezzi per il giardinaggio di proprietà della parrocchia, custoditi sotto chiave in un magazzino della chiesa.

 

Le complesse attività di indagine, e la visione delle immagini della videosorveglianza della Parrocchia, hanno consentito di identificare i due uomini, che oltretutto avevano già messo in vendita il materiale rubato  su internet.

 

Attivati i canali di cooperazione internazionale con la polizia cantonale Svizzera per accertare l’eventuale responsabilità dei due anche in riferimento ad una rapina perpetrata lo scorso 19 dicembre a Fornasette.

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