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Sushi pericoloso, intervengono i Carabinieri

I gamberi venivano scongelati per essere puliti e poi ricongelati: una procedura rischiosissima. “Fusion” sanzionato per duemila euro di multa e 4,5 kg di pescato distrutto

L’operazione di controllo ha visto collaborare i Carabinieri Forestali di Arcisate e la Guardia Costiera di Genova, oltre al Servizio Igiene, Alimenti e Bevande di ATS Insubria.

Al centro delle verifiche, alcuni ristoranti “fusion”, specializzati in sushi ma gestiti da personale di nazionalità cinese. 

In uno di questi locali, le forze dell’ordine hanno accertato diverse violazioni: la più macroscopica riguarda le cattiva conservazione della “materia prima”, cioè il pesce. 

All’interno delle celle frigorifere sono stati trovati, infatti, dei gamberi argentini e dei gamberi rossi a cui era stata interrotta la catena del freddo: in pratica, nonostante fossero congelati all’origine, i crostacei venivano scongelati per essere ripuliti delle interiora e liberati del guscio, dopodiché venivano nuovamente ricongelati.

I militari hanno anche scoperto alcune irregolarità relativa alla manutenzione degli impianti e delle attrezzature di servizio, che presentavano tracce di ruggine e ammaloramenti. Dal controllo emergeva, infine, una tenuta
incompleta della documentazione attestante la procedura di bonifica dei tranci di salmone.

L’attività è stata multata con una sanzione di 2.000€ e 4,5 kg di pescato sono stati “condannati” alla distruzione.

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