Parole amare quelle pronunciate da Marta Criscuolo, moglie di Fabio Limido e madre di Lavinia, assaliti dalla furia di Marco Manfrinati.
È cominciato nell’aula bunker del tribunale di Varese il processo per stalking all’uomo che oggi si trova in carcere dopo l’aggressione dello scorso 6 maggio, costata la vita a Fabio Limido (71 anni, ucciso con 20 coltellate) e gravi ferite alla figlia Lavinia, dimessa dall'Ospedale proprio questa mattina.
Un procedimento che non è servito a bloccare in tempo quella che dalla famiglia è considerata una tragedia annunciata.
Un lungo racconto di particolari e di episodi, a partire dal 2021, in cui la violenza e la persecuzione erano iniziati ancor prima della fuga di Lavinia, prossima a uscire dall’ospedale, e di suo figlio dalla casa di Busto Arsizio.
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Varese: Marta Criscuolo al giudice: "Vivevamo nella paura"
È iniziato oggi a Varese il processo per stalking a Marco Manfrinati, l’aggressore di Fabio e Lavinia Limido
- Pubblicato il
Mattia Andriolo
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