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Busto: Cucina bustocca “a ruba” nei ristoranti

Magistero dei Bruscitti e Comune: “La Settimana della cucina bustocca ha fatto registrare ottimi risultati”

“… 380 casoela e 600 bruscitti. Dovevamo mandar via la gente …. Abbiamo avuto grandi richieste per la casoela anche da Milano”: è uno dei tanti feedback ricevuti dai ristoratori che hanno aderito alla terza edizione della Settimana della cucina bustocca, che – sostiene una nota di Palazzo Gilardoni – si è conclusa lo scorso 20 novembre, ha fatto registrare ottimi risultati, non solo per il numero record dei ristoranti coinvolti (19) e per l’ampia estensione geografica. A comunicarlo è l’amministrazione comunale.
“E’ stato un successo oltre le nostre aspettative, un successo che ci rende orgogliosi e determinati a continuare e migliorare l’offerta – afferma Edoardo Toia, gran maestro del Magistero dei Bruscitti, sodalizio che promuove la manifestazione con il patrocinio e la collaborazione dell’Amministrazione comunale -. In quasi tutti i ristoranti si è registrato un incremento notevole di presenze: alcuni hanno avuto il tutto esaurito per tutto il periodo e c’è anche chi ha deciso di mantenere in menù i piatti bustocchi fino alla fine di novembre. Ma ancor più soddisfacenti sono state le recensioni dei clienti e l’interesse sempre più vivido per i piatti della cucina bustocca”.
Nella classifica dei piatti più richiesti, ai primi posti ci sono i Bruscitti e la Cazoeula con circa 3mila porzioni di ciascuna ricetta servite, seguono il risotto con la luganiga e le polpette con le verze, con circa 1.500 porzioni totali.
“Anche i dati di quest’anno confermano il successo di un’iniziativa che aumenta il proprio indice di gradimento di edizione in edizione – commenta la vicesindaco e assessore a Identità e Cultura Manuela Maffioli -. Lo scopo è duplice: veicolare attraverso le nostre ricette e i nostri piatti una parte significativa della tradizione identitaria e anche culturale della nostra città, e nello stesso tempo offrire un sostegno ai ristoratori. Considerando anche il numero dei cittadini che mi hanno confermato di non essere riusciti a trovare posto nei ristoranti in cui avrebbero voluto assaggiare uno dei piatti della tradizione, deduco che questi obiettivi siano stati pienamente centrati. Un plauso al Magistero, che ha avuto questa intuizione qualche anno fa, anche per l’intenzione di voler proseguire con nuove edizioni, sempre con il sostegno dell’Amministrazione comunale e in particolare dell’assessorato a Identità e Cultura”.

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