Riceviamo e pubblichiamo
La quinta edizione della Settimana della cucina bustocca, che si è conclusa lo scorso 16 novembre, ha fatto registrare ottimi risultati, non solo per il numero record dei ristoranti coinvolti (21) e per l’ampia estensione geografica (dal Varesotto all’Altomilanese).
In occasione della Settimana, promossa dal Magistero dei Bruscitti, con il patrocinio e la collaborazione dell’Amministrazione comunale, i ristoranti hanno fatto registrare quasi sempre il tutto esaurito, un successo sia per le presenze che per l’interesse dimostrato verso i piatti della cucina bustocca – i bruscitti, le polpette con le verze, il risotto con la luganiga e la casoela – apprezzati dai clienti per la grande qualità e per il rispetto delle ricette originali.
“Anche questa edizione conferma il successo di un’iniziativa che ogni anno è sempre più nota e gradita - commenta l’assessore a Identità e Cultura Manuela Maffioli -. Lo scopo è duplice: veicolare attraverso le nostre ricette e i nostri piatti una parte significativa della tradizione identitaria e anche culturale della nostra città, e nello stesso tempo attivare un micro sistema, anche economico, che premi le eccellenze locali”.
Durante la Settimana, un ristorante si è accordato con una nota pasticceria della città per servire anche la versione dolce della polenta e bruscitti, quasi tutti gli altri hanno acquistato la carne dai macellai bustocchi o delle città vicine.
“Non è più solo una promozione dei locali, ma di un sistema economico di cui beneficiano altri esercizi commerciali”, conferma Edoardo Toia, gran maestro del Magistero dei Bruscitti, che aggiunge: “E’ stato un successo che ci rende orgogliosi e determinati a continuare. In quasi tutti i ristoranti si è registrato un incremento notevole di presenze e c’è anche chi ha deciso di mantenere in menù i piatti bustocchi per tutto il periodo invernale: i nostri piatti quindi escono dalla Settimana della cucina bustocca. Il successo è dimostrato anche dalle conferme di alcuni ristoratori per la prossima edizione e da due richieste di partecipazione da parte di nuovi esercenti”.
“Molti ristoratori si sono dichiarati entusiasti del fatto che i clienti ormai riconoscono il valore del taglio al coltello della carne e apprezzano quindi la differenza nel risultato del piatto: quindi direi che l’obiettivo del Magistero di diffondere la cultura cultura gastronomica cittadina è stato pienamente raggiunto!”, gli fa eco la vice maestro, Paola Mangione.
Nella classifica dei piatti più richiesti tengono saldo il podio i bruscitti (in foto) e la casseula.






