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BCC, le redini a Solbiati: competenza e radici

Il neo direttore generale raccoglie il testimone di Carlo Crugnola, del quale è stato vice. Parole d’ordine della banca, continuità, mutualità, cooperazione e valorizzazione delle risorse interne. Buon sangue non mente: il trisnonno di Roberto fu tra i fondatori della Cassa Rurale

Cambio della guardia ai vertici di BCC di Busto Garolfo e Buguggiate.

Roberto Solbiati è il nuovo direttore generale della banca di credito cooperativo. 48 anni, esperto e competente, raccoglie l’impegnativo testimone di Carlo Crugnola, il quale andrà a godersi la meritata pensione e del quale il neo direttore è stato vice.

Una “promozione sul campo” che premia la validità di Solbiati e conferma una delle caratteristiche della BCC, vale a dire la valorizzazione delle risorse interne.

In questo caso, poi, buon sangue non mente: il trisnonno di Roberto fu tra i fondatori della Cassa Rurale. Parliamo di 125 ani fa: un’altra era, un altro concetto di economia e di finanza. Ciononostante, ci sono principi cardine che, da allora, hanno portato lo spirito del credito cooperativo fino ai giorni nostri: cooperazione, mutualità, vicinanza alle famiglie e alle imprese, sostegno dell’economia reale, italianità (BCC è l’unico gruppo bancario a capitale interamente italiano) e forte radicamento nelle comunità locali.

Punti di riferimento che il nuovo direttore generale, in sinergia con il presidente Roberto Scazzosi, si propone di consolidare e tramandare.

A fianco di Solbiati, nelle vesti di vicedirettore, troviamo da oggi Annibale Bernasconi, 53 anni, da vent’anni nel settore del credito cooerativo e dal 2019 in forza a BCC di Busto Garolfo e Buguggiate.

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