“Onerose e ridondanti”. Così Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria, descrive le Camere di Commercio in una lettera inviata al governo nell’Aprile 2014. E’ quello l’inizio del calvario che ancora oggi vivono gli enti camerali, alle prese con tagli economici e occupazionali e con un futuro sempre più incerto. A Rete55 la ricostruzione dei passaggi più significativi. L’associazione AIME: “Oggi l’ente camerale rappresenta solo il 30% delle imprese”.
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Camere di Commercio in bilico
Enti sotto la scure del governo. All’orizzonte, il passaggio di competenze a Confindustria. Aime: “Serve maggiore rappresentatività”
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Redazione Rete55
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