Gallarate: Confindustria inclusiva, 7 rifugiati assunti

Sette stranieri rifugiati al lavoro, 5 nel gallaratese. Il progetto è di Confindustria, Randstad e 4Exodus

Primo step, un corso di italiano tenuto da Randstad nell’ambito del progetto “Without borders”, poi gli strumenti pratici per l’inserimento professionale, è il percorso (81 ore)che ha coinvolto 12 stranieri richiedenti asilo e ospiti nei centri di accoglienza del gallaratese grazie al progetto voluto fortemente da Confindustria Varese e messo in atto in collaborazione con Ranstad e la Cooperativa sociale 4Exodus.

In 7 rifugiati sono stati assunti da imprese del varesotto, due di loro diventeranno verniciatori alla Donelli Alexo di Ferno, 3 lavoreranno in forgia alla Steel Forgings di Oggiona Santo Stefano. Restano però alcune criticità, come la mobilità: molti candidati non hanno la patente e alcune zone industriali non sono servite dai mezzi pubblici. Nonostante le difficoltà, il Presidente di Confindustria Varese, Luigi Galdabini, ha parlato di “modello di inclusione replicabile” che coniuga fabbisogni produttivi e inclusione. L’iniziativa si inserisce nel solco del protocollo firmato in Prefettura a luglio 2024 per semplificare l’inserimento lavorativo dei titolari di protezione internazionale. Per il Prefetto di Varese, Salvatore Pasquariello, questo progetto rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra istituzioni, mondo produttivo e terzo settore.

Promuovere l’inserimento degli stranieri richiedenti protezione internazionale o asilo nel mondo del lavoro; migliorare la loro integrazione nel tessuto sociale del Varesotto; valorizzare le diversità culturali all’interno delle imprese e sensibilizzare al tema dell’inclusione; apportare un beneficio all’intera comunità. Questi gli obiettivi del progetto.
Le aziende partecipanti: Petrolvalves, Independent Hospitality Malpensa, A.C.S.A. Steel Forgings, Malpensa Logistica Europa, Coexpan Montonate, Donelli Alexo e LATI

Disponibile su Google Play
Disponibile su Google Play