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“Il caro-prezzi strozza i benzinai: rischio chiusura”

La guerra in Ucraina ha mandato il sistema economico in tilt: il carburante comincia a scarseggiare e potremmo ritrovarci perfino a fare i conti con la chiusura delle pompe. Ne parliamo con il segretario dell’associazione di categoria Asea, Mauro Ghiringhelli

Si era parlato di un iniziale rischio chiusura nelle ore notturne, ora il pericolo si è esteso a tutta la giornata. Grido d’allarme dei benzinai: il caro-energia mette in ginocchio anche loro.

La guerra in Ucraina ha mandato il sistema economico in tilt: il prezzo del gas è schizzato a +30% e la benzina e il gasolio hanno superato i 2 euro al litro. Ma non è solo una questione di costi: il carburante comincia a scarseggiare e potremmo ritrovarci perfino a fare i conti con la chiusura delle pompe.

A dirlo è MAURO GHIRINGHELLI, segretario dell’associazione di categoria Asea.

Già numerose le manifestazioni organizzate spontaneamente dai trasportatori, in tutta Italia. Ora scende in campo anche UNATRAS, l’unione nazionale delle associazioni dell’autotrasporto merci, che propone – per il 19 marzo – una manifestazione di TIR in protesta, dal nord al sud del Paese. 

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