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“Imprese criminalizzate. Senza di noi, il nulla”

Forte presa di posizione del presidente di Confartigianato Davide Galli, durante il webinair col governatore Fontana: “Abbiamo investito in sicurezza, garantito controlli e tracciamenti. Ciononostante, ci minacciano di denunce e chiusura”

Come se non bastassero il covid, le restrizioni, le spese extra e l’ombra di un’altra chiusura forzata, ci si mettono anche luoghi comuni, accanimento e minacce penali a rendere difficile la vita delle imprese”.

Davide Galli, numero uno di Confartigianato Varese, non si limita a ribadire che nuovo lockdown significa morte certa per l’economia, ma approfitta del webinair con il governatore Fontana per lanciare il grido di dolore di una categoria che al danno del virus aggiunge la beffa del pregiudizio e delle denunce in caso di contagio.

“Da quando è iniziato l’incubo – spiega il presidente, in collegamento dalla sua azienda di Gallarate – abbiamo investito migliaia di euro in dispositivi di sicurezza, garantendo sanificazioni e tracciamento e diventando, di fatto, un presidio di controllo sanitario a sostegno di ospedali e istituzioni. Ciononostante, ci minacciano di chiusura e denunce”.

Nel servizio, la voce del presidente.

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