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Industria 4.0, roba da grandi: “2 milioni per aprire a PMI”

Secondo i dati di Camera di Commercio, un’azienda su tre, nel varesotto, ha raccolto la sfida dell’innovazione, investendo nei nuovi sistemi tecnologici e digitali. In grandissima parte, però, le piccole realtà restano un passo indietro

Un’impresa varesina su tre ha adottato soluzioni 4.0 per migliorare la propria produzione e il proprio business. Nella gran parte dei casi, però, si tratta di grandi aziende (oltre i 200 addetti), mentre poche le piccole e medie realtà che hanno raccolto la sfida (il 7,8%). Un dato inferiore a quello lombardo, fermo all’11%.

Il quadro è dipinto dall’Ufficio Studi di Camera di Commercio, che plaude a quel 41% di grandi aziende che hanno implementato tecnologie 4.0 e alle tante altre che hanno dato impulso alla propria digitalizzazione, annunciando investimenti da qui a 6 mesi. E non parliamo di azioni timide: l’80% del campione ha scommesso sulla scelta strategica dell’innovazione, investendo più di 100 mila euro.

“Il fatto – afferma il presidente Fabio Lunghi – che solo un’impresa artigiana su 10 abbia risposto presente, ci ha spinti a mettere sul piatto 2 milioni di euro di contributi alla digitalizzazione, in modo da spezzare l’attuale polarizzazione (da una pare le grandi che avanzano, dall’altra le piccole che frenano).

E per chi può già guardare ai frutti della scommessa, i risultati si vedono: il 57,4% delle imprese che hanno applicato tecnologie digitali dichiara di aver aumentato l’efficacia e l’efficienza del sistema produttivo. Il 27% di aver migliorato la qualità del prodotto. Il 20% di aver ridotto gli sprechi.

“Fondamentale – chiosa Lunghi – la componente formativa: all’inizio dell’anno, in parallelo al progetto Punto Impresa Digitale, Camera di Commercio ha messo a disposizione delle imprese giovani e competenti digital promoter per accompagnare le aziende lungo i nuovi percorsi di innovazione”.

 

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