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L’imperativo categorico: digitalizzare le imprese

La pandemia accentua il divario tra le aziende che hanno implementato tecnologia e innovazione e “chi si è fermato al palo” e rischia di non essere competitivo sul mercato. Questo il risultato di un’accurata rilevazione su 150 aziende del territorio da parte di Confartigianato di Varese.

“Non si può più tornare indietro, la mancanza di digitalizzazione delle piccole e micro imprese rischia di far chiudere i battenti ancora a molte realtà artigiane con una ricaduta su tutto il resto del tessuto economico del territorio. A lanciare l’allarme Confartigianato di Varese dopo l’incontro con 150 aziende della provincia di Varese con l’obiettivo di misurare il grado di innovazione di ogni singola impresa. La pandemia, un acceleratore del cambiamento ma anche causa dell’ accentuato divario tra chi si è adeguato in termini di processi tecnologici e chi è “rimasto al palo” secondo Angelo Bongio, innovation manager che per conto dell’ente varesino ha effettuato, per la seconda volta nell’ambito del progetto InnoVaUp, la rilevazione e che ha potuto mettere l’accento sulle problematiche più urgenti.

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