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Occupazione in calo, ma non per le donne

Il 2018 chiude in negativo. Tengono meccanica e gomma plastica In aumento l’occupazione di giovani e donne nelle Pmi, ma cala la fiducia. E’ quanto emerge dai dati diffusi da Confartigianato

La meccanica di produzione rimane il settore trainante dell’economia in provincia di Varese. Segue, sempre in sofferenza, l’edilizia. Non si arresta la crescita dei servizi alla persona e alle imprese. Ai vertici si consolida il comparto della chimica, gomma e plastica. Flessione per il tessile abbigliamento, che continua l’inarrestabile fase discendente. Il tutto in un quadro di persistente debolezza del mercato, con la domanda interna che stenta a recuperare ossigeno, il progressivo rallentamento della crescita e la flessione occupazionale dell’1,6% in provincia di Varese.

È il ritratto a tinte forti, condizionato dal rigurgito della congiuntura negativa e dal tasso decrescente della fiducia delle imprese, delineato dall’Osservatorio per il Mercato del Lavoro di Confartigianato, a termine del 2018.

Aumentano le imprese di dimensione superiore ai quattro dipendenti e diminuiscono  le forme giuridiche ad alta responsabilità per l’imprenditore. Cala – nel complesso – l’occupazione.

Altro elemento di rilievo nell’analisi è l’aumento dell’occupazione femminile, che nel corso dell’ultimo anno ha segnato un +2,52%. Stabile, e bassa, invece l’occupazione degli stranieri.

Da segnalare, infine, la stabilizzazione dei contratti, trainati dall’entrata in vigore del cosiddetto Decreto Dignità. .

 

 

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