Analisi, elaborazione, reazione. Il tutto in una notte. Quella che ha portato la Produform di Gavirate a concepire la Produmask. E un imprenditore specializzato nel settore dell’automotive a cimentarsi con gli strumenti protettivi più gettonati del momento: sicuri, moderni e sostenibili.
La storia ha luogo nella galassia di Confartigianato e risale alla notte tra il 21 e 22 Marzo. Il Governo ha appena emanato il DPCM che, di fatto, costringe alla chiusura tutte le attività che non riportano i (famigerati) codici ATECO previsti dal Decreto.
Fabio Aries, imprenditore di Gavirate e titolare della Produform, non perde tempo. E non prende sonno. Passa la notte a rigirarsi nel letto con una domanda: “Come uscirne senza cedere al forzato lockdown? Ed ecco l’idea brillante, fortemente legata alla cultura del prototipo che caratterizza la ditta gaviratese e il suo patron.
In poche ore Aries dà vita a Produmask e realizza una linea di mascherine di design, 100% Made in Varese, lavabili, sanificabili, ecosostenibili. Concepito con materiale anallergico, il prodotto vanta un super filtro, con un’autonomia di 15 ore di utilizzo effettivo (quasi quattro volte più dei dispositivi chirurgici). Esaurito il periodo, il filtro può essere facilmente sostituito. Per rendere lo strumento più accattivante e personalizzato, ne vengono sfornati diversi modelli: unisex, per adulto e per bambino.
L’iniziativa risponde a più esigenze in un colpo solo: asseconda il bisogno di sicurezza individuale; contrasta la speculazione mantenendo un costo inferiore ai 10€ e dà un senso alla frase “fare di necessità virtù”.
Perché se è vero che l’emergenza ha inferto un duro colpo all’economia, è altrettanto vero che la ripresa non dipende solo dalla mano tesa delle istituzioni, ma anche dalla propensione delle imprese a reagire, innovare e ripartire.
