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Provincia meccanica: imprese forti, profili deboli

Confartigianato punta sul settore più trainante del momento, ma che sconta l’ancor debole incrocio tra domanda e offerta di lavoro

La Meccanica traina, assume e compete. Ma necessita di materie prime, cioè di giovani qualificati. E’ questo in estrema sintesi il quadro dipinto da Confartigianato e da Davide Galli, nella doppia veste di presidente e addetto ai lavori, visto che è proprio nel comparto meccanico in cui la sua Ellebi si misura tutti i giorni. Nel varesotto, che nonostante un lieve calo continua a spiccare quale sesta provincia meccanica italiana, il 36,62% delle assunzioni si concentra proprio in questo settore, che rappresenta il 35,25% delle imprese presenti nel varesotto. Oltre il 46% dei neo assunti hanno meno di 29 anni, il 95% dei contratti è a tempo indeterminato e in molti casi il matrimonio professionale tra lavoratore e azienda si rivela felice e duraturo, visto che una percentuale crescente di dipendenti restano in ditta per oltre 20 anni. Tutto rosa e fiori, quindi? Non proprio. Perché la fame di giovani si scontra con l’esigenza di reclutare personale competente, cosa che, nel campione interpellato dagli artigiani, riesce difficile a un’azienda su quattro.

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