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Tipografica, la scossa delle bollette quadruplicate

Gianandrea Redaelli ci mostra il paradosso delle fatture giunte alla storica azienda varesina: da 67 a 272 mila euro, a fronte di un consumo inferiore. E i clienti? “Ci salutano e si rivolgono alla Spagna, che ha dribblato gli aumenti imponendo il price cap”

Da 67 mila euro, per 568 mwh di corrente consumata, a 272 mila euro per 513 mwh.

Il micidiale paradosso del caro energia si riassume nelle bollette giunte alla Tipografica Varese, azienda simbolo del territorio, fondata nel 1927 e nota in tutto il Mondo per la qualità e l’eleganza delle sue stampe e delle sue edizioni.

A parlare, nell’intervista rilasciata a Matteo Inzaghi, è il titolare dell’impresa Gianandrea Redaelli, che ci mostra le ultime fatture.

L’energia utilizzata è stata minore (complice il dietrofront di qualche cliente, che ha preferito i prezzi più vantaggiosi dei concorrenti della Spagna, Paese che ha imposto il price cap, risparmiando a imprese e famiglie gli spaventosi rincari che gravano sugli italiani), ma il conto sono aumentati di 4 volte.

E il decreto aiuti? Qualcosa ha fatto: 65 mila euro di beneficio. A fronte, però, di un aumento difficilmente sostenibile.

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