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Ambrosetti, il Progresso e il nodo della comunicazione

Presentata ufficialmente, dopo due anni di lavori a porte chiuse, l’associazione fortemente voluta da Alfredo Ambrosetti e composta da una schiera di autorevoli e prestigiosi interlocutori dell’ambito economico, sanitario, accademico e culturale

Si chiama Associazione per il Progresso del Paese, è composta da alcune delle più alte personalità italiane nell’ambito dell’economia, della finanza, della sanità, del giornalismo e del mondo accademico.

L’obiettivo è dare una scossa all’Italia, facendo perno sulla conoscenza e indicando le soluzioni ai problemi che gravano sull’Italia da ben prima del covid.

Milanese la sede, varesini gli ideato: Alfredo Ambrosetti e l’inseparabile moglie Lella.

Sullo sfondo, un contesto europeo e globale irrinunciabile.

Sul proscenio, le sfide non più rimandabili: implementazione delle infrastrutture, fisiche e telematiche, investimenti nell’ambito della ricerca, rilancio della scuola e della formazione; riforma della Pubblica Amministrazione e della Giustizia.

Ma come la mettiamo con le (nuove) regole della comunicazione e con la forza dirompente di una ormai incancrenita disintermediazione? Proprio qui, secondo Matteo Inzaghi, si colloca il cuore della sfida. Come il direttore di Rete55 spiega in questo suo editoriale.

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