Un primo GRAZIE non poteva bastare. Perché il percorso di vita, lavoro e successi firmato Alfredo Ambrosetti è talmente vasto e chilometrico da pretendere un secondo libro.
E anche qui, come nel precedente, Alfredo ringrazia tanti, anzi tantissimi: gli amici e i compagni di viaggio, personalità di spicco che ne hanno incrociato i passi, e professionisti di prestigio che con lui hanno stretto un rapporto confidenziale, caratterizzato da rispetto profondo, stima, affinità.
Nel lungo elenco di lettere e messaggi, cartoncini e missive ufficiali, scritti a mano, con la biro o con il pennino di un tempo, intinto nell’empatia, ritroviamo nomi di profilo altissimo.
Impossibile citarli tutti, scorretto limitarsi ad alcuni. Perché si fa fatica a non cogliere, in quella sontuosa lista, punte acuminate di eccellenza che hanno saputo primeggiare ovunque abbiano piantato radici, testa e talento.
Ma c’è di più. C’è la seconda parte del volume, che Alfredo dedica alle riflessioni sul presente e sul recente passato, a temi di stretta attualità e a fratture ataviche, che non smettono di dividere l’opinione pubblica.
E se qualcuno ha pensato che Ambrosetti abbia dato tutto al lavoro, sacrificando la propria famiglia, beh, si sbaglia.
Basta una sbirciata al secondo volume, dal titolo La Mia vita Intorno al Mondo per incontrare una lunga carrellata di fotografie scattate in ogni angolo del pianeta. Non si tratta di convegni o congressi, ma di attimo di spensieratezza condivisi con la moglie Lella e i figli Chiara e Antonio.
Non solo hotel, ma anche case e campeggi, nonché sentieri, scalini, spiagge, monumenti, piazze, cime e valli, oceani e deserti.
Un pianeta amato e studiato, anzi, setacciato. Con la curiosità dell’esploratore e la passione infaticabile di un uomo adora la vita solo se può condividerla con chi lo merita.
