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Bustecche, piccola Broadway. Parte la YAK revolution

Un grande progetto, non solo teatrale, nuovo e inclusivo, nasce nel rione popolare di Varese per invadere l’intera città a suon di eventi, fisici e digitali. In cabina regia, Stefano Beghi, affiancato da un tema di artisti e da solidi partner istituzionali

Lo Spazio Yak non sarà più lo stesso. E non starà più fermo. Sarà “Yak Around”: itinerante. Anzi, per meglio dire, diffuso.

Ma sarà anche innovativo, fisico e virtuale, stabile e movimentato

Lo spiegano Stefano Beghi, anima di Karakorum Teatro e i colleghi, gli amici, gli enti, le istituzioni che si apprestano a lanciare con lui una sfida potenzialmente rivoluzionaria, sia nella forma sia nei contenuti. Un progetto imponente, ambizioso, potenzialmente rivoluzionario, che conta sul sostegno di autorevoli interlocutori come Cariplo e che scommette su un concetto diverso di proposta artistica: aperta, pervasiva e inclusiva.

Matteo Inzaghi la racconta nel suo Editoriale di oggi, che abbiamo montato mescolando immagini di oggi e di ieri. Tra le videoconferenze online diventate ormai pane quotidiano e gli “assembramenti” culturali cui lo Yak ci aveva abituato ad assistere.

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