Al momento, le cose stanno così. L’ente provincia, degradato a ente di secondo livello, dovrà rieleggere i propri vertici atttraverso sindaci e consiglieri comunali. Ciascuno deigli amministratori sparsi per i 139 comuni del varesotto sceglierà chi, tra gli attuale sindaci, diventerà presidente, continuando a svolgere il doppio ruolo (e senza percepire alcun compenso per quello di presidente della provincia). Ancora non si sa quali saranno i canoni di voto, cioè quanto peserà il voto dei piccoli comuni rispetto a quello dei grandi. In pole-position, nel varesotto, ci sono già due papabili presidenti: il PD Samuele Astuti e il leghista Matteo Renzi.
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Il limbo della provincia
Ancora molte incertezze sul futuro della provincia
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