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Rifiuti, il sindaco scarica A2A?

Cosa sarà del peso di Aspem, oggi valorizzato dalla fusione in ACSM-AGAM?

Dunque la notizia è confermata: il Comune di Varese ha avviato la procedura che nei prossimi mesi porterà ad una gara pubblica per l’affidamento del servizio di raccolta rifiuti.

Ora la domanda che ci poniamo è: che ne sarà del valore di Aspem? Spieghiamoci meglio: ai primi di Luglio Acsm-Agam ingloba quel che rimane della ex municipalizzata varesina, accogliendo Palazzo Estense in una società che vede Varese nel ruolo di Cenerentola: circa l’1,3% delle quote. Ciononostante, il nostro Comune strappa condizioni di tutto rispetto, ottenendo la sede centrale e il presidente del ramo ambiente. A cosa si deve tanta grazia? Evidentemente, al valore stimato di Aspem, che trae gran parte del suo peso economico dalla gestione dei rifiuti. Nel momento in cui il servizio di raccolta dovesse finire in mani diverse, cioè del futuro vincitore della nuova gara, la dote varesina che oggi fa capo ad Acsm-Agam perderebbe gran parte del suo valore, perché privata dell’attività più redditizia. 

Quale rapporto c’è tra questa scelta e il passaggio del 2009?, quando il Comune decise di cedere ad A2A il 90% di Aspem, società di cui la raccolta rifiuti rappresentava (e rappresenta tuttora) l’asset più importante, aspetto confermato dai termini della fusione di Luglio.

 

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