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Alfieri capolista: “Più soldi ai lavoratori italiani”

Il senatore varesino è ricandidato di punta del Partito Democratico. ciononostante, boccia severamente una legge elettorale che penalizza la rappresentatività, rilancia il taglio del cuneo fiscale e avverte: “Con la destra al governo, Italia più sola”

Varesino, 50 anni, laurea in Bocconi, Alessandro Alfieri è senatore uscente del PD e ricandidato come capolista: uno dei pochi rappresentanti di una provincia che, complici il taglio dei parlamentari e le (il)logiche della legge elettorale, rischia di restare a corto di esponenti eletti.

Nell’intervista rilasciata a Matteo Inzaghi, Alfieri parte proprio da qui: dai vizi di una legge elettorale che va cambiata quanto prima.

E se sul fronte degli alleati e dei possibili radicalismi di sinistra Alfieri rassicura – “il baricentro della coalizione è e resta il PD, col suo bagaglio europeista e moderato” – su quello degli avversari il capolista dem supera il mantra dell’antifascismo, ma sentenzia: il sovranismo è nemico della modernità.

E sui programmi? Barra dritta su energia, Lavoro e taglio del cuneo fiscale.

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