Busto: Giudici di Pace, la politica si mobilita

Azione parlamentare per l’assegnazione di personale all’ufficio del Giudice di Pace di Busto Arsizio

L'ufficio del Giudice Penale di Busto Arsizio va rimpolpato.
Non è una novità, ma oggi questa consapevolezza si traduce in intervento istituzionale, grazie alla interrogazione al ministro della Giustizia firmato Stefano Candiani e Andrea Pellicini, deputati di Lega e Fratelli d'Italia.
Il quadro è disarmante: nella parte civile operano due giudici e mezzo, per quanto riguarda il penale un solo giudice, anziché gli otto previsti.
Stessa sorte per il personale amministrativo: tre persone anziché 10.
Questa carenza si riflette nei tempi che gravano sulla macchina: alcuni rinvii arrivano all'anno 2031; il numero di ricorsi arretrati ha raggiunto quota 10 mila e per ottenere un decreto ingiuntivo occorre attendere un anno.
Il tutto a fronte di un territorio vasto (il tribunale di Busto serve 380 mila cittadini), industrioso, commerciale.
La richiesta, tradotta in un interpello straordinario, è di destinare cinque figure all'ufficio del Giudice di Pace, anche per assecondare le ripetute sollecitazioni dell'Ordine degli Avvocati di Busto Arsizio, che nei giorni scorsi ha indirizzato un accorato appello al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Soddisfazione per la forte presa di posizione dei parlamentari è giunta dagli esponenti Lega Isabella Tovaglieri, Andrea Cassani ed Emanuele Monti, consapevoli di come, questa corsa contro il tempo, abbia trovato una fondamentale accelerazione lo scorso Aprile, quando il sottosegretario Andrea Ostellari visitò i tribunali di Busto Arsizio e Varese e le case circondariali delle due città.

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