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Cantieri elettorali, Zanzi: “Sfido partiti e finti civici”

Daniele Zanzi è pronto a candidarsi sindaco e con la sua Varese 2.0 apre un bimestre di confronto su Ambiente, Cultura e Salute: “La nostra base di consenso è quel 10% di varesini che non si riconosce negli schieramenti”

Ambiente, Cultura, Salute.

Sono i tre temi cardine dei Cantieri Civici: una serie di appuntamenti, a cominciare da quello in programma lunedì 1 Marzo, ore 21.00, sulla pagina facebook di Varese 2.0, Movimento che questa mattina ha presentato la propria “road map” elettorale, in vista del voto amministrativo nella città capoluogo.

In campo, oltre al fondatore e attuale vicesindaco Daniele Zanzi, il presidente Angelo Del Corso, la consigliera comunale Elena Baratelli e Alessandro Goitan, già noto sul territorio quale portavoce del Comitato Difendiamo via Selene.

Si apre così ufficialmente la campagna dell’anima più critica in seno alla maggioranza che regge Palazzo Estense. “In questi anni di governo cittadino – spiega Zanzi – abbiamo ricevuto più cazzotti dagli alleati che dalle minoranze. Ma siamo rimasti al nostro posto, tenendo fede al nostro programma e facendo da pungolo all’amministrazione Galimberti: se non ci fossimo stati noi la musica in Giunta sarebbe stata ben diversa“.

Smaltita la “ingenuità della prima ora“, Varese 2.0 è ora pronta a ricavarsi un proprio spazio politico, offrendo una valida alternativa a quel 10% di elettori che non si riconosce né nel centrosinistra, né nel centrodestra, né nella platea di “finti civici che popolano l’orizzonte locale.

Perciò, come lui stesso conferma, è assai probabile che, tra i candidati alla poltrona più alta del Comune, vedremo proprio Daniele Zanzi.

Tornando al programma del “cantiere aperto”, “menù” degli imminenti dibattiti pubblici, Goitan sfodera un ambizioso schema, ricavato dalla mappa della metropolitana di Londra. A ogni colore corrisponde una delle sopraelencate priorità. A ogni “fermata”, un risvolto tematico. A ogni snodo, un intreccio tra percorsi.

E sul tavolo ci sono già alcune proposte, come la nomina di un Garante del decoro Urbano, che faccia della lotta al degrado una mission quotidiana e istituzionale e il rilancio del Lago di Varese non tanto per la balneabilità, quanto per la tutela dell’oasi naturalistica.

E Nature Urbane? “Così com’è – sentenzia Varese 2.0 – sembra un’iniziativa già morta“.

Tradotto: se è vero che il voto slitterà all’Autunno, i prossimi 6 mesi saranno più duri in maggioranza che altrove. Ma se qualcuno ritiene che il vicesindaco possa gettare la spugna, si sbaglia: “Io non mollo – chiosa – Se non mi vogliono più, mi caccino via”.

 

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