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“Comunità Montana: molti impegni, pochi addetti”

A Cunardo, ospiti del presidente Sartorio, si confrontano Alfieri, Bianchi e Cattaneo. Tra i temi più dibattuti, il nodo dei frontalieri e la questione energetica. Ma a spiccare, più che gli argomenti, è stata la serenità del dibattito

Due ore di sereno confronto, con pochi spigoli e grande concordia.

Tra i primi dibattiti in chiave elettorale, quello organizzato da Comunità Montana del Piambello e dal suo presidente Paolo Sartorio ha trasmesso un’immagine rassicurante del quadro politico. sul palco, il leghista Matteo Bianchi, il PD Alessandro Alfieri e Raffaele Cattaneo di Noi Moderati.

Tutti in corsa per il nuovo Parlamento, seppur in posizioni e con prospettive ben diverse. Tutti abituati al dialogo e alla collaborazione; tutti convinti che il radicamento e la conoscenza del territorio siano bagagli imprescindibili per una solida rappresentatività.

Di fronte a loro, un nutrito gruppo di persone e un buon numero di sindaci, riuniti nel suggestivo Anfiteatro di Cunardo.

Con una consapevolezza: il clima e l’approccio di quei tre esponenti non rispecchia il modus operandi del quadro politico che domina l’attuale proscenio, fatto di leggi elettorali distanti dalla gente e di leaderismi hollywoodiani.

Per invertire la rotta, bisognerebbe rimettere mano al sistema di voto e valorizzare la base, la vicinanza, i territori. Come sottolinea il padrone di casa, alle prese con un ente a corto di addetti: “Abbiamo 12 collaboratori – spiega Sartorio – ma abbiamo anche da gestire una realtà che si estende su 120 kmq, con 20 Comuni e 70 mila abitanti“.

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