Continua il dibattito a Gallarate sul tema della sicurezza, alimentato dall’iniziativa di sabato mattina del gruppo Tanuki contro la “Settimana della sicurezza”, organizzata all’IS Falcone. A intervenire con una dura critica è il consigliere comunale Cesare Coppe di Città è vita, che definisce “pretestuoso” il comunicato del gruppo, pur riconoscendo la validità di una delle tematiche sollevate: la necessità di ripensare la formazione sulla sicurezza in un’ottica più ampia. “La formazione sulla tematica della sicurezza non può essere esercitata in via esclusiva dalle Forze dell’ordine,” afferma Coppe, sottolineando come prevenzione e deterrenza (e repressione) non siano sinonimi. Il consigliere critica apertamente il mancato coinvolgimento dei servizi sociali e delle associazioni attive sul territorio, che, secondo lui, avrebbero potuto dare un contributo importante all’iniziativa. “È del tutto singolare che il Comune sostenga un’iniziativa su questo tema senza coinvolgere chi ogni giorno lavora con grande professionalità per la comunità,” dichiara Coppe, che punta il dito contro l’amministrazione comunale e, in particolare, contro il Sindaco, accusandolo di alimentare un clima di tensione. “Sta a lui creare un clima in città che sia presupposto stesso della sicurezza e che punti a riavvicinare i lembi di una società sempre più sfaldata,” aggiunge il consigliere. In questa escalation, “è preoccupante anche l'iniziativa di Fratelli d'Italia” il cui intento, secondo Coppe, è solo quello di ribadire il sostegno incondizionato alle Forze dell'ordine. “Non c’è bisogno di contrapposizioni tra Forze dell’ordine e manifestanti, tra chi chiede, a ragion veduta, più sicurezza e chi non ammette i propri fallimenti,” sottolinea Coppe, invitando a un cambio di passo. Il consigliere di Città è vita propone invece una visione che metta al centro l’educazione e la prevenzione, rifiutando l’idea che la sicurezza si possa garantire solo con interventi repressivi. “C’è bisogno di fermarsi e rimboccarsi le maniche per curare la nostra Gallarate, dilaniata dalle divisioni e da preoccupanti fenomeni,” conclude Coppe, offrendo la disponibilità del suo gruppo a collaborare per trovare soluzioni condivise.
