Gallarate: PD a Cassani, “Serve un PGT, non nuovi capannoni”

“Cassani vuole cementificare una città già satura”, la denuncia del PD nei confronti del sindaco di Gallarate

Il Partito Democratico di Gallarate torna all’attacco sul tema urbanistico dopo le ultime dichiarazioni del sindaco Andrea Cassani: “Sostenere che sia possibile favorire la costruzione di nuovi capannoni senza dotarsi di un nuovo Piano di Governo del Territorio (PGT) è un’affermazione priva di logica e di serietà”, dichiara il PD cittadino.
Secondo i Dem, il piano vigente, risalente al 2015, è scaduto da oltre cinque anni ed è rimasto “lettera morta”: l’unico tentativo di aggiornamento nel 2019 fu cancellato dalla stessa maggioranza dopo l’inchiesta Mensa dei Poveri.

“In dieci anni Gallarate è rimasta ferma, senza una guida urbanistica adeguata, e oggi rischia di pagare il prezzo dell’immobilismo: decine di aree dismesse continuano a degradarsi, mentre si prospetta un ulteriore consumo di suolo anziché un piano di rigenerazione”, prosegue il centrosinistra.

Il PD sottolinea come la città sia già tra le più urbanizzate della provincia: “Cassani afferma apertamente di voler consumare altro territorio in una città che è già la più urbanizzata della provincia di Varese […] Questo è un modello di sviluppo vecchio, dannoso e incapace di rispondere alle esigenze reali di cittadini e imprese”.
Richiamata anche la legge regionale sul consumo di suolo, “già inefficace nel difendere il territorio”, ma che secondo i Dem viene superata in negativo dall’approccio del sindaco: “Con le sue parole dimostra non solo di non voler tutelare l’ambiente, ma di non avere alcuna visione per il futuro della città”.

Infine, i Dem denunciano una contraddizione politica: «Ciò che Cassani sostiene oggi è in contrasto con il suo programma elettorale, ma coerente con il famigerato PGT del 2019 – poi revocato – che prevedeva addirittura l’abbattimento di un bosco per realizzare un complesso logistico».

Altro che nuovi capannoni, conclude il PD, “la vera priorità deve essere il recupero delle enormi aree dismesse, che da anni rappresentano una ferita aperta nel tessuto urbano, fonte di degrado, insicurezza e mancate opportunità di sviluppo”, e poi concludono “Gallarate merita un piano urbanistico serio, moderno e sostenibile”.

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