Gallarate: Sicurezza, Turismo e Sanità accendono il Consiglio

Unanimità sul regolamento della Polizia, il dibattito politico gallaretese si accende sulla Sanità

Consiglio comunale dai toni accesi quello del 7 maggio, aperto con un leggero ritardo: l’attenzione era rivolta alla fumata del Conclave per l’elezione del nuovo Papa. All’ordine del giorno temi cruciali: sicurezza urbana, promozione turistica e soprattutto il destino dell’ospedale unico di Busto-Gallarate. Slittato l’atto di indirizzo per l’alienazione delle quote di Prealpi Gas. Pignataro del Pd rivolgendosi alla maggioranza: “Siete in 11 non abbiamo nessuna intenzione di garantire noi il numero legale. Sulla delibera n.4 Prealpi Gas volevamo uscire dall'aula. Propongo di cambiare ordine del giorno e metterla per ultima”. Alla fine è stato deciso di rimandare la discussione al prossimo Consiglio.

Approvata all’unanimità la modifica al regolamento della polizia locale con l’introduzione del taser, da impiegare in fase sperimentale da due agenti per turno. “Uno strumento utile per situazioni critiche, senza ricorrere a mezzi letali”, ha sottolineato l’assessore Dall’Igna.

Turismo e rete tra Comuni: sì a Varese Welcome

Con 12 voti favorevoli e 8 astensioni, il Consiglio ha approvato l’adesione alla Fondazione Varese Welcome della Camera di Commercio, investendo 13.000 euro l’anno per tre anni. La mossa punta a rilanciare il turismo in sinergia con altri Comuni della provincia, anche se alcuni consiglieri hanno chiesto maggiore chiarezza sugli obiettivi.

Sanità territoriale, tra Ospedale Unico e Sant'Antonio Abate

A far discutere di più è stata la mozione di Obiettivo Comune Gallarate, che proponeva un referendum per chiedere ai cittadini un parere sul destino dell’ex ospedale Sant’Antonio Abate. Il testo, emendato in aula, chiedeva di vincolare l’area a servizi sanitari e sociosanitari. Ma la proposta è stata respinta. La maggioranza l’ha giudicata “strumentale” e il quesito “fuorviante”.

Durante il dibattito, sono emersi numeri contrastanti. Secondo le minoranze, già più volte ribadito, ci sarebbe un taglio drastico del numero posti letto, da 1216 nella tabella di Asst Valle Olona del 2016 a 773, con uno scarto di 443. Preoccupazioni condivise anche da chi teme un futuro sempre più segnato dalla privatizzazione della sanità pubblica e dalla carenza di medici di base.

“Non ci fidiamo più”, ha detto Gnocchi (OCG), “le rassicurazioni di Regione Lombardia non bastano”. Il sindaco Cassani ha replicato che il nuovo ospedale sarà una struttura moderna e più funzionale, e che “il referendum avrebbe solo alimentato confusione” e poi ha sottolineato che "la capacità operativa massima del nuovo ospedale sarà persino superiore ai posti letto previsti nell’Accordo di programma". La mozione è stata bocciata, ma la questione resta politicamente e socialmente aperta.

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