Pontida: Le parole più attese: Salvini, Giorgetti, Vannacci

Dal palco di Pontida gli interventi del leader Salvini, del Ministro Giorgetti e dell’eurodeputato Vannacci

Le parole più attese di Pontida 2025 erano sicuramente quelle del leader Salvini, del Ministro Giorgetti e del generale Vannacci.
Tre posizioni, tre personalità, tre caratteri diversi riuniti in un solo partito: allergico al correntismo, ma oggettivamente diversificato a seconda dell’esponente dal quale lo si osserva.
Il ministro Matteo resta il segretario federale, acclamato quando promette di estendere la flat tax e tuona contro immigrazione selvaggia e sinistra forcaiola: un po’ meno quando rilancia il Ponte sullo Stretto.
All’orizzonte, poi, l’evento del 14 Febbraio in una piazza ancora da precisare: per difendere confini, identità e appartenenza. E sulla guerra invita i suoi a inondare di mozioni anti interventiste le amministrazioni locali.
Il ministro Giancarlo, riconosciuto a livello internazionale per competenza e serietà, piace quando promette di tutelare i piccoli risparmiatori e a chi attende una nuova stagione congressuale ricorda che, a comandare ciascun livello c’è un solo capo.
E poi c’è roberto, l’europarlamentare più seguito del momento, che nel raduno dedicato a Charlie Kirk rifiuta l’islamizzazione dell’Italia e promette resistenza culturale prima che politica.
Nel servizio alcuni estratti die loro interventi dal palco.

Disponibile su Google Play
Disponibile su Google Play