"Noi vogliamo dare la cittadinanza a chi se la merita, perché è un atto di fede. E a chi tradisce questa fiducia dico: torna al tuo Paese ".
Così Matteo Salvini in uno dei tanti momenti acclamati del suo intervento a Pontida.
Circondato da esponenti e amministratori della Lega, il leader abbraccia Viktor Orban e scalda il cuore dei tanti presenti rivendicando i punti di riferimento della sua linea: lotta senza quartiere all'estremismo islamico, alla "abominevole" dottrina gender, all' euro-terrorismo che preferisce avvantaggiare le aziende turche e cinesi anziché quelle europee e alla miope e "sinistra" visione che plaude al processo a suo carico: "Mi dichiaro colpevole, ripete, di aver difeso i nostri confini".
E ancora: "Io non mollo: possono mettere in carcere me, ma non possono imprigionare la santa alleanza dei popoli europei che oggi, da Pontida, nasce ufficialmente ".
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Pontida: Salvini per la pace e contro gli "euro-terroristi"
Ovazione per Matteo Salvini, al raduno di Pontida: Europa dei Popoli e lotta all’estremismo islamico
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Matteo Inzaghi
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