L'incontro organizzato a Sesto Calende dagli esponenti di Fratelli d'Italia Marco Limbiati e Mario Boatto ha ben seminato.
Numerosi gli spunti emersi nel corso della serata, cui hanno partecipato commercianti, artigiani e rappresentanti del terziario impegnati sul territorio.
Da un lato le luci, come il ritorno in centro del tradizionale mercato. Dall'altro le ombre, come la carenza di iniziative di richiamo e il nodo parcheggi.
Se è vero che, sul fronte della qualità e della professionalità degli esercenti, Sesto Calende può davvero dirsi un'isola felice, complice la bellezza del contesto, è altrettanto vero che alcune criticità vanno affrontate senza esitazioni.
All'appello di Carlo Belletta, ambulante e referente di ANVA Confesercenti, affinché si tenga viva la fiamma della tradizione mercatara, è seguita una riflessione su un rischio: che il commercio locale diventi cattedrale nel deserto.
Ben venga, si è detto, l'apertura delle attività una domenica al mese: ma è necessario che venga affiancata da manifestazioni ed eventi che rimettano Sesto al centro degli interessi popolari.
Affinché ciò sia possibile, occorre lavorare su due binari: da un lato, garantire controlli, sicurezza e decoro urbano. Dall'altro, rendere davvero fruibile un numero sufficiente di posti auto, cominciando dall'area ex Marna.
Insomma, il futuro di Sesto coincide con il futuro delle sue risorse commerciali. La strada è ancora lunga, ma la direzione è quella giusta.
