Varese: Centrodestra, la foto del 15/11 è già un Amarcord

Il Centrodestra si sfalda nel duro confronto a suon di emendamenti tra Lega e maggioranza in Consiglio

Meno di un mese fa il centrodestra di Varese si presentava così: unito, propositivo, compatto. In cerca di un candidato, sì, ma sufficientemente affiatato da risultare pronto per la sfida del 2027.
L’istantanea di metà Dicembre, però, racconta un’altra storia. Il muro della Lega e la sua valanga di emendamenti sono andati di traverso agli alleati, che stanno cercando la proverbiale quadra, ovvero una via di mezzo che non abbia il sapore del dietrofront.
In trincea, però, resta asserragliato Stefano Angei, che a demordere non pensa minimamente e che, anzi, insiste nel rivendicare il diritto democratico all’ostruzionismo.
Una via d’uscita pragmatica potrebbe essere proprio quella dell’unità. Tradotto: “Noi leghisti andremmo anche avanti, ma per il bene di una coalizione che deve restare unita, siamo disposti ad accettare un compromesso”.
Solo che il Salone Estense non è Montecitorio, e a livello locale, alla ragion pratica degli equilibrismi, si affianca il fattore umano, con tanto di simpatie, antipatie, intolleranze e allergie che nessun diplomatico riuscirebbe a sanare.
A meno che, di mezzo, non si metta il Leviatano, cioè il big, il leader, il capo, che ordini agli uni o agli altri di conservare le energie in vista di sfide più cruciali. Per il momento, da Milano o Roma, nessuno ha fiatato. Ma chissà: al 30 Dicembre manca poco e nello stesso tempo, politicamente parlando, tantissimo.

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