Per Attilio Fontana il caso Sangiuliano è un’arma di “distrazione di massa”.
Non tanto per il fatto in sé, rispetto al quale il governatore, ospite del Rotary Varese, del quale lui stesso è socio, mostra di essere poco interessato.
Quanto per il clamore mediatico che ha innescato, occupando prime pagine e speciali televisivi.
Tutto fumo negli occhi, secondo il presidente di Regione Lombardia, specie se paragonato a un episodio avvenuto nelle stesse ore, ma ignorato dai più.
Il riferimento è alle parole del procuratore di Perugia Raffaele Cantone a proposito dell’inchiesta su Laudati e Striano e delle chiavi di accesso a notizie riservate di cui disporrebbero giornalisti e pezzi dello Stato:
“Le affermazioni del magistrato – attacca Fontana, introdotto dal presidente del club Massimo Pozzi e intervistato da Gianni Spartà – segnano la fine dello Stato di Diritto”.
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Varese: Fontana, Sangiuliano? “Sconvolge di più Cantone”
Il governatore Fontana sul Ministro Sangiuliano: “Il vero scandalo sta nelle parola del procuratore Cantone”
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Matteo Inzaghi
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