Varese: Sicurezza, il nodo incomprensibile della BolaWrap

Inizialmente bocciata, la proposta sul nuovo dispositivo della Polizia Locale potrebbe tornare in auge

Prima o poi arriveremo al punto, che è già stato discusso e bocciato, ma che torna a fare capolino in documenti, proposte e mozioni.
Il tema generale è quello della Sicurezza, che per la Lega di Varese si è trasformato in un paletto inaggirabile, intorno cui è ruotato l’accordo che ha permesso di sbloccare l’approvazione del Bilancio.
Ma se è vero che sulle linee generali in pochi possono obiettare (lotta al degrado, formazione e prevenzione), è sugli interventi specifici che qualche imbarazzo potrebbe sorgere.
Tutti ricordano, infatti, quando la leghista Barbara Bison propose di equipaggiare la Polizia Locale con le cosiddette bolawrap, ma l’assessore alla partita, Raffaele Catalano, bocciò l’iniziativa senza esitazione e senza spiegazioni.
Peccato che il dispositivo in questione sia già in uso in altri comandi, una ventina in tutto, Busto Arsizio compreso.
Lo strumento, lo ricordiamo, funziona come una versione meno cruenta delle bolas argentine e noi di Rete55 l’avevamo testato personalmente, verificandone l’efficacia.
Il laccio, sparato a distanza, avviluppa le gambe impedendo al soggetto di fuggire. Senza ferite, senza scariche, senza effetti collaterali.
Se la proposta riaffiorasse, la maggioranza potrebbe nuovamente respingerla, dovendo però spiegare perché mai uno strumento considerato efficace a Busto Arsizio, debba ritenersi sbagliato a Varese.
Oppure, potrebbe accoglierla, e allora smentirebbe il proprio assessore Catalano e il suo netto rifiuto.
Passaggio non banale, vista la delicatezza della questione sicurezza e di questa transizione politica.

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