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“Varese taglia 400 parcheggi, giravolta incredibile”

Mauro Gregori attacca duramente le scelte della giunta Galimberti su Piazzale Kennedy: “Si tolgono posti, si chiude il sottopasso, si sposta il terminal dei bus: costoso e inspiegabile”

Questa giravolta impensabile è una delle tante motivazioni che mi hanno spinto alle dimissioni da consigliere di una maggioranza che aveva predicato bene, ma iniziava a razzolare male”.

E’ uno dei passaggi più severi e taglienti della nota firmata Mauro Gregori, fondatore de La Civica, eletto in consiglio comunale nella lista del sindaco Davide Galimberti e poi uscito, sbattendo la porta, in polemica con un’amministrazione comunale che, a suo giudizio, non ha mantenuto fede alla “filosofia politica” che sembrava averne ispirato la corsa a Palazzo Estense e in cui Gregori aveva fortemente creduto.

Scintilla dell’odierno intervento, l’area di Piazzale Kennedy, o, per meglio dire, ciò che ne rimane e ciò che ne sarà.

Determinata a perseguire il progetto relativo al comparto stazioni e reduce dal recentissimo trasloco del Mercato in piazza Repubblica, spiega il grintoso attivista, “la giunta di Varese cancellerà con un colpo di spugna 400 posti auto, fondamentali per una città a corto di parcheggi e per un centro storico da lì immediatamente fruibile (tantìè vero che – ricorda Gregori –  lo stesso Galimberti, in piena campagna, volantinava nei pressi di via Morosini chiedendo ai più giovani di posteggiare in piazzale Kennedy“. 

Per dare nuova vita all’area (della quale Gregori condivide alcuni passaggi, a cominciare dal riordino di Piazzale Biroldi) verrà inoltre spostato il terminal del bus e chiuso il prezioso sottopasso. Scelte costose e, secondo lui, deleterie e incoerenti, oltre che poco condivise.

 

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