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Allevatori salassati, esplode la protesta del latte

Mobilitazione in tutta Italia, Varese compresa, per le numerose imprese “strozzate” dall’aumento vertiginoso dei costi di energia e materie prime. Un’impennata che supera notevolmente il magro compenso riconosciuto agli addetti ai lavori. In piazza, coi manifestanti, anche i vertici di Regione Lombardia

Piangere sul latte versato non è più un modo di dire. 

E’ una drammatica realtà, per un settore che dopo anni di calvario sembrava aver trovato una via d’uscita, ma che adesso precipita, nuovamente, nell’abisso di una incertezza insostenibile.

Gli allevatori scesi in piazza ovunque, Varese compresa, certificano la crisi prima endemica, oggi anche energetica, di imprese e lavoratori la cui produzione nasce cronicamente in perdita.

Gli aumenti dei costi dell’energia si aggirano intorno al 70%, con picchi del 110. I mangimi si impennano del 40% e alcuni concimi superano il 143% di rincaro.

Stando così le cose, dicono chiaro e tondo da Coldiretti, i costi di produzione del latte lievitano a 46 centesimi al litro, ben più di quanto riconosciuto agli imprenditori.

Da qui, la mobilitazione odierna, avvenuta in numerose piazze d’Italia, che ha visto a fianco degli allevatori numerosi esponenti politici, a cominciare dai vertici di Regione Lombardia

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