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Congiunti e affetti stabili, le difficoltà dei controlli

Oltre 300 tra poliziotti, agenti di polizia locale e penitenziaria hanno partecipato al corso online organizzato dal SIULP e dedicato ai nodi che rendono particolarmente travagliata, oggi, la quotidianità di chi indossa l’uniforme

Oltre un milione di controlli e più di 100 mila denunce. In meno di due mesi l’attività delle forze dell’ordine è diventata un labirinto kafkiano, alle prese con autodichiarazioni schizofreniche, ordinanze mutevoli e definizioni difficili da decifrare.

Per fare il punto sulla situazione degli accertamenti al tempo dei COVID, il principale sindacato di polizia SIULP ha chiamato a raccolta oltre 300 colleghi e affidato il ginepraio interpretativo a due professionisti dell’Ordine di Varese, gli avvocati Maioli e Piarulli, che si soffermano su alcune delle disposizioni più controverse e, di conseguenza, più difficili da verificare per le forze dell’ordine. Basti pensare a concetti “elastici” come congiunto, affetto stabile e assembramento.

A coordinare i lavori del corso online, il leader varesino del SIULP Paolo Macchi. In collegamento, il numero uno nazionale Felice Romano e il regionale Alessandro Stefanì.

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