L’immaginario collettivo accomuna i termini denuncia e querela come se fossero sinonimi. Non è così, spiega un giudice penale di grande esperienza come Maria Greca Zoncu, in forza al Tribunale di Busto Arsizio. La principale differenza sta nel potere decisionale di chi si rivolge all’autorità giudiziaria. Nel primo caso, una volta gettato il sasso, il gioco è fatto. Nel secondo, si può sempre fare marcia indietro.
ULTIMA ORA
- Re Carlo, il suo discorso per la Pasqua sull’importanza dell’amicizia
- Gaza, giornalista palestinese ucciso in ospedale al-Shifa
- Scudetto, per la Sisal stagione chiusa, seconda stella all’Inter
- Di Lauro (Sisal): “Inter con ritmo devastante, campionato finito”
- Meloni in Libano: “Mondo in fiamme, evitare che incendio si propaghi”
- Roma, auto investe 17enne ad Anguillara: è grave
- Atp Miami, sarà Medvedev a sfidare Sinner in semifinale
- Mondo Convenienza, prodotti non completi e reclami ostacolati: maxi multa Antitrust
- Pechino Express 2024, oggi ultima tappa in Vietnam: anticipazioni e news
- Ucraina, intensi combattimenti nel Donetsk: oltre 10.000 famiglie senza elettricitÃ
Denuncia, prescrizione e l’effetto imbuto
Troppe denunce, troppe querele, troppi processi che si infrangono sul muro della prescrizione. Lo dice chiaro e tondo Maria Zoncu, giudice penale di Busto Arsizio…
- Pubblicato il
Redazione Rete55
Articoli correlati
Redazioni
Categorie
© 2023 - Totopartners s.r.l. | via delle industrie, snc - 21040 Gornate Olona (VA) | P.IVA 09164771009