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Nuovo inizio: “Le scuole sono oggi i luoghi più sicuri”

Siamo andati al Liceo Cairoli di Varese per documentare il ritorno a scuola: ingressi scaglionati, appelli ripetuti, distanziamenti garantiti e confezioni di mascherine in omaggio. Il preside: “Andrà tutto bene, a patto che famiglie e istituti giochino in sinergia”

Ore 8.00, si parte. Al Liceo Cairoli di Varese e in tutte le altre scuole pubbliche italiane comincia un anno diverso dal solito.

L’ingresso è scaglionato, le distanze garantite, gli studenti, divisi per classe, entrano a gruppi limitati e da porte diverse e quello che, fino all’anno scorso, avveniva in mezz’ora, oggi si protrae fino alle 11.00. Ad ogni ingresso una pattuglia di ragazzi, ad ogni manche un nuovo appello.

Sui banchi i ragazzi trovano una confezione con 10 mascherine. Le regole del gioco, nello storico Liceo Classico. sono ben definite e trasparenti come il liquido igienizzante che scorre a fiumi. Ma il preside ribadisce l’importanza del patto di responsabilità. A ciascuno la sua parte, genitori compresi. A scuola si viene solo se si sta bene e misurare la temperatura deve diventare un gesto abituale, come il caffé della mattina. E con 37,5, si sta a casa.

A controllare a distanza il nuovo inizio di tutti gli istituti è l’Ufficio Scolastico, cabina regia guidata da un dirigente, Giuseppe Carcano, ottimista quanto emozionato: “Le scuole, oggi, sono i luoghi più sicuri“.

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