E’ visibilmente preoccupato Stefano Candiani, Senatore, storico esponente leghista, già braccio destro dell’allora ministro Salvini al Ministero dell’Interno e attento osservatore della delicata questione ucraina.
Oltre alle ripercussioni umanitarie, che lo spingono a condannare fermamente l’operato di Putin, l’ex sindaco di Tradate è: “Per anni – afferma – l’Italia si è consegnata mani e piedi alle fonti di approvvigionamento estere. Oggi paghiamo il prezzo di scelte mancate e comitati del NO”.
Ma non crede – gli chiediamo – che la Lega abbia concesso troppa “simpatia” al leader russo? “Niente affatto – replica Candiani – ieri era un presidente con cui sarebbe stato assurdo non dialogare. Oggi è un aggressore da fermare”.