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Scuole al freddo, c’era il trucco: arresti e denunce

La Guardia di Finanza scopre un caso di truffa e frode ai danni della Provincia. Due professionisti certificando, a beneficio di 5 imprese, lavori di gestione e manutenzione in realtà non eseguiti o incompleti. Sequestri per 850 mila euro. Due anni fa un esposto, presentato dalla Lega all’Anac, sollevava dubbi sull’affidamento del servizio

Le cronache ci riportano all’anno scorso, alle caldaie in tilt, alle aule che sembravano celle frigorifere, a studenti congelati e comprensibilmente arrabbiati, protagonisti di scioperi, polemiche, a volte qualche intemperanza, come avvenute al Newton di Varese, dove fioccarono le sospensioni (per rivedere il servizio dedicato alle proteste dell’Istituto Newton, clicca qui).

Peccato che, stando ai dettagli dell’operazione Freezer della Guardia di Finanza, dietro a quei guasti non ci fosse la sfortuna, bensì la malafede.

Le indagini hanno infatti accertato il coinvolgimento di 5 società che, per conto della Provincia, avrebbero dovuto prendersi cura degli impianti degli istituti superiori, grazie a un appalto da 29 milioni di euro. A quanto pare, però, parte dei lavori previsti non è mai stata eseguita e questo grazie alla complicità di professionisti esterni all’ente, che certificavano lavori mai eseguiti.

Nel servizio di Rete55, i dettagli dell’operazione e la voce degli inquirenti. Ma anche un focus di carattere politico, che ci riporta alle polemiche scatenate, alcuni anni fa, dall’allora opposizione e che ponevano, al centro dell’attenzione (e degli esposti), l’affidamento del servizio di gestione degli impianti scolastici (per rivedere il servizio del 2018 sulla lettera indirizzata da ANAC ai vertici dell’ente, clicca qui).

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