Cinque anni fa sparò a un poliziotto. Oggi la Cassazione gli derubrica il reato, escludendo il tentato omicidio. Perché, secondo la Suprema Corte, il pregiudicato avrebbe sparato per fuggire, non per uccidere. Una sentenza che non sta né in cielo né in terra, secondo Paolo Macchi, numero uno del sindacato di Polizia: “Se spari a un ladro ti crocifiggono. Se spari a un agente, te la cavi”.
ULTIMA ORA
- Chi è ‘Sandokan’ Schiavone, il boss pentito dopo 26 anni al 41 bis
- Via Crucis, le meditazioni scritte dal Papa: “La sofferenza con Dio non ha l’ultima parola”
- Lazio-Juve, Allegri: “Club ha fiducia in me, non avevo dubbi”
- Michelle e Sofia scomparse da Ravenna, hanno 12 e 13 anni
- Ascolti tv, ‘Studio Battaglia 2’ chiude al 20% e vince il prime time
- Il Volo per aspera ‘Ad Astra’: “Siamo più uniti che mai”
- Pietro Genovese, al via processo per evasione dai domiciliari: acquisiti i video delle telecamere
- Morto Daniele Protti, ultimo direttore de ‘L’Europeo’: domani i funerali
- Uccide la compagna a Bergamo, 45enne era in cura per problemi psichiatrici
- Addio smartworking per legge, psicologi: “Mix presenza-remoto è l’optimum”
“Spara a un agente, non a un ladro. Ti conviene”
Lo sfogo del segretario del SIULP Paolo Macchi, dopo l’ennesima “sentenza bizzarra”
- Pubblicato il
Redazione Rete55
Redazioni
Categorie
© 2023 - Totopartners s.r.l. | via delle industrie, snc - 21040 Gornate Olona (VA) | P.IVA 09164771009