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Teatro di Varese, crederci non basta

L’incontro promosso da Filippo De Sanctis ha raccolto e riaffermato le istanze degli artisti. E un’esigenza: stringere alleanza con una realtà blasonata, che accompagni la nascita del nuovo palco

C’erano attori e registi, piccoli impresari, operatori culturali e amministratori locali. Ciascuno con una propria idea, una proposta e, perché no, un timore, o una serie di perplessità. L’incontro promosso da Filippo De Sanctis e incentrato sul futuro del Teatro di Varese ha registrato appieno le aspettative di una categoria energica e preoccupata, ansiosa di veder rinascere il Politeama, ma spaventata dai possibili effetti collaterali del progetto. Matteo Inzaghi riassume alcuni dei principali spunti emersi dall’iniziativa. E lancia, a sua volta, una proposta: “Stringere alleanza con una blasonata realtà, che possa prendere per mano Varese in questo delicato passaggio”.

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