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Ultimatum Lega: “Forza Italia rompa il silenzio, o addio alleanza”

Il direttivo provinciale del Carroccio chiede ai vertici e agli assessori azzurri un segnale di forte discontinuità. Cominciando da Gallarate

Campagna o non campagna, il silenzio di Forza Italia è assordante. La Lega non ci sta e chiede agli alleati un segnale di forte discontinuità, che dissoci pubblicamente il partito dal giro di presunto malaffare che, nei giorni scorsi, ha letteralmente terremotato la politica varesina, decapitando i vertici provinciali degli azzurri.

Il direttivo del Carroccio, riunitosi ieri sera a Cazzago Brabbia, paese di Giancarlo Giorgetti, è arrivato a mettere in dubbio persino la coalizione. “È necessario – spiega il segretario provinciale Matteo Bianchi, oggi a Morazzone con il ministro dell’istruzione Marco Bussetti –  che i vertici regionali di Forza Italia, in primis Maria Stella Gelmini, rompano il silenzio e prendano ufficialmente le distanze dai protagonisti dell’inchiesta giudiziaria. Lo stesso dovranno fare gli assessori azzurri che siedono nella giunta di Gallarate, che dovrà essere oggetto di rimpasto”.

Inoltre, Bianchi chiede al presidente della provincia Emanuele Antonelli di togliere all’azzurro Simone Longhini la delega alle partecipate, assegandola ad un esponente della Lega.

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