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Vaccino a Varese, 600 dosi al giorno

A partire da venerdì ASST Sette Laghi procederà ad ampie falcate per aumentare le somministrazioni del farmaco a beneficio di tutti gli operatori sanitari, ma anche delle RSA. Attivo un centralino ad hoc

La vaccinazione di medici, infermieri e operatori di ASST Sette Laghi entra nel vivo (per rivedere il servizio dedicato al primo giorno, clicca qui). A partire da venerdì, sarà attivo il centro vaccinale di viale Borri, a Varese, dove si procederà secondo la logica dei grandi numeri: 600 dosi al giorno.

Questo nuovo tassello completerà un mosaico già operativo dal 27 Dicembre e che, sotto il coordinamento della Responsabile della Struttura Vaccinale Augusta Diani, ha visto finora in campo una task force al secondo piano del Padiglione Centrale. 250 somministrazioni al giorno nel capoluogo, cui si aggiungono le 102 di Tradate e altrettante sul Verbano (Luino, Cittiglio, Angera). Il tutto facendo attenzione alle tante regole del gioco: la catena del freddo, la necessità di inoculare il Pfizer entro le 6 ore dallo scongelamento, ecc…

Un’agenda tutt’altro che facile da coordinare, visto che, com’è noto, il Pfizer prevede una seconda somministrazione, a 21 giorni dalla prima iniezione.

Molto del lavoro, in questo momento, è di carattere programmatorio e grava su 4 infermieri della centrale di Case management di ASST, cui si aggiungono altri quattro rinforzi, a rotazione, provenienti da altri settori della Direzione Assistenziale delle Professioni Sanitarie e Sociali (DAPSS), diretta da Rita Patrizia Tomasin, ma anche volontari della Croce Rossa disposti a dare supporto. Sono loro a trascorrere 12 ore al giorno al telefono e a pronunciare centinaia di volte la fatidica frase: “La chiamiamo per fissare l’appuntamento per la vaccinazione antiCovid”, recepita, raccontano, con emozione o vera e propria commozione dai destinatari.

Non c’è da stupirsi: da Ottobre ad oggi gli ospedali che ruotano intorno all’azienda varesina hanno accolto e curato 2.400 persone colpite da questa nuova e terribile malattia. Oltre 300 sono ancora ricoverate. Ed è inutile dilungarsi sul pregresso, le centinaia di casi che, già nella prima ondata, avevano trovato cura e salvezza tra le mura del Circolo e non solo lì.

A tutti loro il personale di ASST ha risposto con generosità, competenza, coraggio, senza risparmiarsi e correndo quei rischi che, da oggi, saranno finalmente ridimensionati.

Oltre ai dipendenti dell’azienda, il vaccino sarà somministrato alle RSA. Si parte, venerdì, con Fondazione Molina. Dopodiché, si procederà con tutte le altre.

 

 

 

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