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“Vigilanza maltrattata da un contratto disarmante”

Presidio sindacale di fronte alla Prefettura di Varese per invocare il rinnovo, dopo 7 anni, del contratto dei 200 mila lavoratori (20 mila in Lombardia) impegnati nella sicurezza e sorveglianza. All’orizzonte, un tavolo provinciale con la parte datoriale

200 mila addetti in tutta Italia, 20 mila nella sola Lombardia.

I lavoratori della vigilanza attendono da 7 anni il rinnovo di un contratto che, così com’è, impedisce loro di assumersi serenamente oneri e pericoli di un mestiere tutt’altro che comodo.

Da qui il presidio di protesta di fronte alla Prefettura di Varese, con le sigle sindacali di CGIL, CISL e UIL.

Sul posto, Livio Muratore (Filcams), Giuseppe D’Aquaro (Fisascat) e Guido Murvana (Uiltucs).

Chi rischia la vita, sorveglia, vigila e con la propria presenza favorisce la cosiddetta sicurezza percepita – dicono – deve poter contare su un sostegno che non sia solo formale, ma sostanziale.

A margine dell’incontro in Prefettura, l’annuncio di D’Aquaro: “Solleciteremo un confronto con le controparti per comprendere se, su base provinciale, ci sia la giusta consapevolezza delle problematiche segnalate e l’interesse ad utilizzare gli strumenti messi a disposizione dalla contrattazione territoriale“.

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