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Vigilanza Varese, la svolta dei portavalori

L’azienda Mondialpol assorbe il principale asset della storica VCV e chiede a 36 lavoratori di trasferirsi nella sede di Como. Fisascat sul piede di guerra: “Col reddito di cittadinanza guadagnerebbero di più. E non rieschierebbero la vita”

Una doccia fredda, piombata alcuni giorni fa sui lavoratori della Vigilanza Città di Varese, azienda storica del territorio, specializzata in servizi di sicurezza e fondata nel lontano 1948.

La comasca Mondialpol ha assorbito il ramo dedito all’attività principale (servizio di portavalori e di caveau) e, con esso, 36 addetti, 24 uomini e 12 donne, che saranno costretti a trasferirsi ogni giorno sulla sponda lariana.

Ma Fisascat CISL Como e Varese non ci sta: “Parliamo di persone che guadagnano 1.000-1.200€ al mese, che si troverebbero a spenderne 500 solo per spostarsi. Tanto varrebbe ricorrere al reddito di cittadinanza. Guadagnerebbero lo stesso e non rischierebbero la vita.

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