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Melanoma, le nuove frontiere della cura

Riscontro incoraggiante per l’open-day organizzato a Tradate e interamente dedicato ai tumori della pelle. Ne parliamo coi principali esperti

Una grande occasione di consapevolezza. Così è nata e così hanno confermato i partecipanti alla giornata di Link Me, open-day dedicato al melanoma, svoltosi il 21 Maggio a Tradate.

In cabina regia, IMI, l’Intergruppo Melanoma Italiano e Novartis, con la presenza imprescindibile dell’equipe di dermatologia di ASST sette Laghi e di altri colleghi dell’Azienda di Circolo.

In prima linea, Maurizio Lombardo, professionista che ribadisce l’urgenza di organizzare momenti di incontro e confronto come quello andato in scena a Tradate:

Quanto avvenuto è da intendersi come una prima volta. Apripista di una serie di iniziative che percorreranno l’Italia in lungo e in largo e che a Tradate si è articolata in due momenti: quella più informativa e divulgativa, in villa Truffini, e quella più medica e preventiva nella Casa della Comunità recentemente inaugurata in città, per la precisione in via Gradisca.

E se è vero che l’allarmismo non è mai un buon compagno di viaggio, è altrettanto vero che il melanoma incide con un’aggressività crescente e con numeri che, anche in provincia di Varese, devono destare più di una preoccupazione (da poco più di 30 a oltre 130 casi nel giro di pochi anni).

Numeri che devono spingerci a investire ancor più nella cultura della prevenzione. Il che significa imparare a proteggerci dal sole, ma anche a guardarci, studiare la nostra pelle e segnalare imperfezioni sospette: nei appena spuntati, oppure improvvisamente ingrossati.

Nel frattempo, come confermato dall’oncologa Alice Indini, ricerca e scienza hanno fatto passi da gigante, incrementando in modo marcato le percentuali di guarigione e la qualità degli interventi.

 

 

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